sabato 9 maggio 2009

storie di animali tristi # 1


Kiri
Quando c’è la nebbia, un animale così, anche se sente freddo alle gambe, e le ginocchia invecchiano presto, abbandona comunque la sua tana e va a passeggio tra i tronchi di betulla, che finiscono nel bianco come bastoncini nello zucchero filato.
Gli piace quando c’è nebbia perché non lo vede nessuno. Se lui sente dei rumori si acquatta e resta immobile e così, per via della scarsa visibilità, lo si scambia per un grosso cespuglio.
Non vuole creare imbarazzo. Perché lui ha accettato il suo brutto aspetto, ma gli altri no, e se qualcuno lo incontra, finisce che lo guarda con pietà e stupore senza sapere bene come comportarsi.
Lui era uno zibellino che si innamorò di una lepre. Per piacerle si tirò le orecchie più che poteva, imparò a stare ritto sulle zampe posteriori e anche a cibarsi di erba, perché la lepre gli rivolgesse delle attenzioni.
Un giorno strofinò delle bacche di rosa canina sulla sua pelliccia per renderla fulva. Accadde che il pelo iniziò a crescere troppo, divenne nero e ispido, e da allora lui si nasconde, soprattutto dalla lepre, che non ha più incontrato.
Ormai si è abituato a stare solo, e poi per fortuna nella foresta dove vive c’è spesso la nebbia.

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